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Pagina 27 - Trieste |
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MUGGIA Dopo il polverone politico sul danneggiamento del
cancello il responsabile di Servizi e ambiente ha rassegnato le
dimissioni che il sindaco ha accettato |
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Caliterna, l’assessore Grison lascia la giunta |
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Le deleghe passano a
Vascotto.
La Lista per Muggia non esclude «decisioni dolorose» per la
maggioranza |
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L’assessore
ai Servizi tecnici e ambiente di Muggia, Dario Grison (Lista per
Muggia-Fi), ha rassegnato le dimissioni, che il sindaco
Gasperini ha accettato «dopo attenta e ponderata riflessione».
La decisione è maturata dopo la vicenda del cancello danneggiato
dallo stesso Grison nel garage di Caliterna, che aveva sollevato
un polverone politico nella stessa maggioranza. La delega ora
passa (per inciso, ritorna)
a
Mario Vascotto (Fi), già assessore ai Lavori pubblici.
E la Lista per Muggia non esclude «decisioni dolorose» per la
maggioranza.
Le tappe della vicenda. La sera della vigilia di Pasqua il
cancello del parcheggio di Caliterna, per un malfunzionamento,
si apre solo a metà (e pare non fosse il primo guasto). Una
signora e lo stesso assessore sono in difficoltà per uscire dal
garage. Una spinta di troppo alle due ante, e le cerniere del
meccanismo di automazione si spezzano
Una videocassetta della sorveglianza ritrae l’accaduto. Girano
presto voci sull’autore del fatto, e lo stesso assessore ammette
l’incidente. Immediate le prese di posizione di parte della
maggioranza, che chiede la testa di Grison
La scorsa settimana sull’argomento c’è stata una riunione di
maggioranza. Il sindaco ha deciso di non divulgarne gli esiti,
trincerandosi dietro a un «no comment», ma pare avesse già sulla
scrivania le dimissioni di Grison.
Ieri, attraverso una nota del Comune, l’epilogo: «Nei giorni
scorsi il sindaco ha ricevuto dalle mani dell’assessore una
lettera di remissione dalla delega, arrivata in seguito al caso
scoppiato a Muggia dopo che lo stesso Grison aveva provocato
danno al cancello del parcheggio di Caliterna. Il sindaco, pur
sottolineando che tale fatto andava stigmatizzato e condannato
in ogni modo, aveva constatato che un caso politico era sorto da
un’azione avventata che non presentava connotazioni di
vandalismo o dolo. Gasperini, che si rammarica per le eclatanti
dimensioni assunte da tale episodio – continua la nota - ha
accettato le dimissioni, non certo a cuor leggero. Per Muggia,
per senso di responsabilità verso la cittadinanza, come
sottoscritto dallo stesso Grison, il sindaco ritiene che sia
l’unica azione da adottare, per correttezza, nei confronti di
tutti».
La delega ai Servizi tecnici e ambiente ora passa, come detto,
all’assessore ai Lavori pubblici Mario Vascotto, che ne era
titolare fino al rimpasto del giugno 2003, dopo l’allontanamento
di Stener e la successiva nomina in giunta di Grison.
Vascotto non commenta la decisione e si limita a
dire: «Sono sempre stato a disposizione della città, e lo sarò
anche stavolta».
La vicenda dunque si chiude, un po’ come volevano in particolare
due esponenti di maggioranza, i capigruppo della Casa delle
libertà Lino Vlahov e del Nuovo Psi Claudio Bonivento.
Dall’altra parte, c’erano i colleghi di partito, la Lista per
Muggia, che avevano fatto quadrato attorno a Grison chiedendo
che non presentasse le dimissioni. Il resto della maggioranza
non si pronunciava o aspettava «chiarimenti».
Ora il segretario della Lista per Muggia, Dino Zacchigna
dichiara: «La pressione dei colleghi di maggioranza ha avuto
effetto su Grison. Non era il caso si dimettesse; è stato il suo
lodevole scrupolo nel capire di non essere ben voluto dai
colleghi a spingerlo verso tale gesto». Zacchigna fa un’amara
considerazione: «Prima avevano fatto fuori Stener per l’esito
delle elezioni in Regione ora fanno fuori Grison perché ha
scardinato un cancello che, cosa ancora più grave, intrappolava
le auto nel parcheggio. È una caccia ai rappresentanti della
nostra lista. Decideremo in merito. Saranno forse decisioni
dolorose, ma dovute».
Sergio Rebelli
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