GIOVEDÌ, 14 APRILE 2005

 

Pagina 27 - Trieste

 

MUGGIA Dopo il polverone politico sul danneggiamento del cancello il responsabile di Servizi e ambiente ha rassegnato le dimissioni che il sindaco ha accettato

 

Caliterna, l’assessore Grison lascia la giunta

 

Le deleghe passano a Vascotto. La Lista per Muggia non esclude «decisioni dolorose» per la maggioranza

 

L’assessore ai Servizi tecnici e ambiente di Muggia, Dario Grison (Lista per Muggia-Fi), ha rassegnato le dimissioni, che il sindaco Gasperini ha accettato «dopo attenta e ponderata riflessione». La decisione è maturata dopo la vicenda del cancello danneggiato dallo stesso Grison nel garage di Caliterna, che aveva sollevato un polverone politico nella stessa maggioranza. La delega ora passa (per inciso, ritorna) a Mario Vascotto (Fi), già assessore ai Lavori pubblici. E la Lista per Muggia non esclude «decisioni dolorose» per la maggioranza.
Le tappe della vicenda. La sera della vigilia di Pasqua il cancello del parcheggio di Caliterna, per un malfunzionamento, si apre solo a metà (e pare non fosse il primo guasto). Una signora e lo stesso assessore sono in difficoltà per uscire dal garage. Una spinta di troppo alle due ante, e le cerniere del meccanismo di automazione si spezzano
Una videocassetta della sorveglianza ritrae l’accaduto. Girano presto voci sull’autore del fatto, e lo stesso assessore ammette l’incidente. Immediate le prese di posizione di parte della maggioranza, che chiede la testa di Grison
La scorsa settimana sull’argomento c’è stata una riunione di maggioranza. Il sindaco ha deciso di non divulgarne gli esiti, trincerandosi dietro a un «no comment», ma pare avesse già sulla scrivania le dimissioni di Grison.
Ieri, attraverso una nota del Comune, l’epilogo: «Nei giorni scorsi il sindaco ha ricevuto dalle mani dell’assessore una lettera di remissione dalla delega, arrivata in seguito al caso scoppiato a Muggia dopo che lo stesso Grison aveva provocato danno al cancello del parcheggio di Caliterna. Il sindaco, pur sottolineando che tale fatto andava stigmatizzato e condannato in ogni modo, aveva constatato che un caso politico era sorto da un’azione avventata che non presentava connotazioni di vandalismo o dolo. Gasperini, che si rammarica per le eclatanti dimensioni assunte da tale episodio – continua la nota - ha accettato le dimissioni, non certo a cuor leggero. Per Muggia, per senso di responsabilità verso la cittadinanza, come sottoscritto dallo stesso Grison, il sindaco ritiene che sia l’unica azione da adottare, per correttezza, nei confronti di tutti».
La delega ai Servizi tecnici e ambiente ora passa, come detto, all’assessore ai Lavori pubblici Mario Vascotto, che ne era titolare fino al rimpasto del giugno 2003, dopo l’allontanamento di Stener e la successiva nomina in giunta di Grison.
Vascotto non commenta la decisione e si limita a dire: «Sono sempre stato a disposizione della città, e lo sarò anche stavolta».
La vicenda dunque si chiude, un po’ come volevano in particolare due esponenti di maggioranza, i capigruppo della Casa delle libertà Lino Vlahov e del Nuovo Psi Claudio Bonivento. Dall’altra parte, c’erano i colleghi di partito, la Lista per Muggia, che avevano fatto quadrato attorno a Grison chiedendo che non presentasse le dimissioni. Il resto della maggioranza non si pronunciava o aspettava «chiarimenti».
Ora il segretario della Lista per Muggia, Dino Zacchigna dichiara: «La pressione dei colleghi di maggioranza ha avuto effetto su Grison. Non era il caso si dimettesse; è stato il suo lodevole scrupolo nel capire di non essere ben voluto dai colleghi a spingerlo verso tale gesto». Zacchigna fa un’amara considerazione: «Prima avevano fatto fuori Stener per l’esito delle elezioni in Regione ora fanno fuori Grison perché ha scardinato un cancello che, cosa ancora più grave, intrappolava le auto nel parcheggio. È una caccia ai rappresentanti della nostra lista. Decideremo in merito. Saranno forse decisioni dolorose, ma dovute».
Sergio Rebelli