COMUNICATO STAMPA
Ma guarda chi si risente…il “muggesano doc” che aveva tacciato i suoi compaesani di essersi venduti per un “ rodoleto “ di mortadella.
“ Commedia datata sulla spartizione delle poltrone…” credo che voglia riferirsi ai passati 40 anni di amministrazione comunale Muggesana, o forse parla solo di quest’ultima? Tacciare i nuovi assessori “non competenti “ ma solo “appartenenti a frange politiche e basta “ , definirli “ comparse “ , mi sembra, detta da Moreno Valentich una grave offesa, che mi tocca anche personalmente .
30 anni di lavoro sul campo non mi sembrano pochi per avere un po’ di esperienza, altri 25 nel campo dell’assistenza da parte dell’assessore Carbonera, fanno invidia a molti, e sicuramente anche gli altri non sono inesperti nel loro campo.
In quanto al carro di Mangiafuoco, espressione che sembra piacere al nostro consigliere, (non più capogruppo…perché?) sono d’accordo con lui…ho visto difatti il grande burattinaio in campagna elettorale, mi sembra fosse un ministro dell’ambiente…o mi sbaglio, con il sindaco della vicina città, con vicesindaci e pezzi da novanta, che con un codazzo di 60 …come li definisce Valentich? “burattini” seguivano il loro “ Mangiafuoco “ nella speranza “ di essere scelti come primi attori”.
Per quanto riguarda invece la definizione che l’essere “muggesano doc “ possa avere valore aggiunto per amare Muggia, caro Moreno, permettimi di dubitare della tua affermazione. E te lo dice uno che da 35 anni ha fatto di Muggia la sua seconda patria, in Muggia io mi ritrovo, la amo, la sento nel sangue, perché mi ricorda la mia città, Isola d’Istria. Muggia, dove tutti si conoscono, si salutano, si fermano a parlare, anche di cose banali. E io, in questi 35 anni, pur essendo ancora considerato un “foresto”, ho dato molto, in silenzio, senza nulla chiedere, senza vantarmi di quello che ho fatto e di quello che sto facendo. E lo faccio come se fossi un figlio di Muggia, che la ama molto di più di qualche suo figlio “ DOC “.
Mario Vascotto
Forza Italia