SULLA DECISIONE DEL SINDACO DI NON CONCEDERE LO SPAZIO SUL LUNGOMARE.

Per un volta, ma soprattutto quando si tratta di difendere Muggia e le sua tradizioni, sono d’accordo con il dott. Italico Stener, anche se a suo dire io, nonostante il mio impegno per la città sia più che trentennale, sia per lui un “visitor”.

 Alcune compagnie hanno rinunciato in segno di solidarietà a non fare i chioschi “decentrati”? Bene hanno fatto, finalmente questo è un segno che fa piacere: finalmente un segno di compattezza unitario. E a parer mio dovrebbero dissociarsi completamente da tutte le altre manifestazioni Estive.

Ricordo, ma la storia è trita e ritrita, che le compagnie si sacrificano lavorando volontariamente e gratuitamente per permettere la realizzazione di quella manifestazione che ha portato Muggia al centro dell’attenzione nazionale ed internazionale. E non è poco. Non permettere l’iniziativa mi sembra una limitazione anche alla manifestazione invernale, con un calo delle possibilità da parte delle compagnie di realizzare ulteriori eventi oltre a quelli resi possibili dal contributo regionale.

 Posso affermare, visto che anch’io da sempre, contribuisco come tutti a questa iniziativa,  che i chioschi non disturbino i cittadini di Muggia: le lamentele arrivano sempre dalle stesse persone, e tutti i Muggesani sanno di chi parlo : quelli che hanno sempre boicottato il carnevale, alcuni con “ridicole” denunce altri, approfittando della vicinanza con chi decide, danno consigli che affermano solo il loro disinteresse per le nostre manifestazioni, gente che nel carnevale vede, non l’attenzione che tutta l’Italia ha per Muggia, ma solo un mero “sperpero di denaro pubblico”.

La quiete dei cittadini?  Se dovessimo veramente proteggere la quiete dei cittadini, aboliremmo in toto tutte le manifestazioni, sia quelle in piazza Marconi, sia quelle a Porto S.Rocco (mi si dice che la musica di Porto San Rocco arrivi sino a Muggia Vecchia) :

          Ma voler proporre la nostra cittadina come città turistica, offrire eventi e rinunciare a “valore aggiunto” che i chioschi enogastronomici portavano alla città, rinunciare alla sinergia con le compagnie del carnevale, mi sembra un “segnale allarmante”. Sono stato presente anch’io all’ultimo incontro con il sindaco: eravamo anche disposti a pagare per tutto il periodo della manifestazione gli stalli occupati dai chioschi, per cui nessuna perdita per l’amministrazione ; nulla da fare: evidentemente i “barcaioli” sono più importanti delle compagnie del carnevale Muggesano.

 Vuol dire che andremo tutti alla “Festa della Sardella?”

         Mario Vascotto - Assessore ai Lavori Pubblici   -  Già presidente dell’associazione delle compagnie del Carnevale Muggesano