Una
specie di tendone e un tunnel sotto i quali passeranno i camion che
andranno a caricare il materiale inquinato. Tutto sigillato e «a prova
di bora». Lo smaltimento della terra inquinata, ammassata da molto tempo
accanto al pastificio in zona industriale a Muggia, avverrà dunque in
maniera quasi avveniristica.
Lo stesso Comune di Muggia, in fase di approvazione del piano di
caratterizzazione che riguarda lo stabilimento delle Noghere, aveva
espresso le proprie raccomandazioni, affinché durante lo smaltimento del
materiale inquinato non si verificassero dispersioni di materiale
nell’aria o nei terreni vicini.
E gli uffici tecnici hanno dunque preparato un piano di smaltimento che
prevede una copertura a tunnel in nylon, sotto il quale entreranno i
camion vuoti ed usciranno pieni del materiale che poi andrà smaltito in
discarica. I lavori dovrebbero iniziare entro l’anno. Per ora la
proprietà sta vagliando i preventivi delle ditte specializzate.
Ma intanto martedì c’è stato un incontro tra la proprietà del
pastificio, l’Arpa e l’assessore comunale all’Ambiente Mario Vascotto (Fi).
Il motivo? Un problema diverso: ridurre i rumori degli impianti di
ventilazione dello stabilimento.
«La ditta ha dimostrato ampia disponibilità a trovare una soluzione. Ci
sono state alcune lamentele dei residenti lì vicino, alle quali si
vogliono dare risposte immediate. Già ad agosto si noteranno i primi
benefici», dice Vascotto.
La proprietà di pasta Zara ha infatti dato incarico a una ditta per
l’installazione di un nuovo sistema di riduzione del rumore, anche di
dieci decibel, su tutti i camini di aspirazione (che sono in funzione
costantemente, per aspirare l’aria dagli ambienti di lavoro e dai
macchinari). Questi strumenti erano già stati «silenziati»
precedentemente, ma non a sufficienza.
s.re. |