Questione di costi: ed è
subito polemica. Scarpa (Ulivo): si crea solo un parcheggio
Piazza Caliterna,
scelto il cementoL’Act
intende rivedere gli accordi con il Comune di Muggia in merito al canone
annuale da versare per la gestione dei parcheggi. Le sopraggiunte
agevolazioni per alcune categorie di automobilisti, secondo l’azienda,
hanno cambiato il quadro economico. Per gestire i parcheggi di Muggia,
l’Act, da contratto, dovrebbe versare 105 mila euro annui più il 30 per
cento del risultato netto di gestione. Il canone è suddiviso in due
rate, la prima già scaduta lo scorso 31 maggio, ma mai pagata. «Abbiamo
sollecitato più volte l’Act a pagare, presto avremo un incontro», ha
detto ieri in consiglio comunale l’assessore al Bilancio Paolo Volsi (Fi)
a seguito di un’interrogazione del consigliere di opposizione Andrea
Mariucci (Cittadini per Muggia). Risponde il presidente di Act Claudio
Morgera: «Prima di pagare ci sono dei conti da rivedere. Il canone era
stato calcolato considerando una gestione a prezzi pieni del parcheggio.
Ora non è più così, si sono aggiunte varie agevolazioni». Insomma, i
residenti in centro che parcheggiano gratis sugli stalli blu, le ore di
parcheggio gratis per gli abbonati al traghetto, e non ultima la
sospensiva (decretata dal Tar) sull’istituzione dei parcheggi a
pagamento accanto a Porto San Rocco, non sono stati indolori nel quadro
economico dell’operazione. «Non sta andando male, ma è indubbio che le
agevolazioni comportano meno introiti, nonostante le spese siano rimaste
quelle previste, compresa l’automazione dei parcheggi – ancora Morgera
-. Quindi anche i costi addebitati dal Comune dovranno essere
proporzionati. A fine anno (marzo 2005) si dovrà avere almeno il
pareggio. Ne parleremo con il Comune». E ieri in aula il consigliere
Mariucci ha richiamato l’attenzione anche su un aspetto che ha definito
«ambiguo» del contratto: «Al Comune va il 30 per cento del "risultato
netto". Un risultato però può essere un utile positivo ma anche
negativo. E questo il contratto non lo dice. Se va male, i debiti di Act
li paga anche il Comune?». Domanda rimasta senza risposta. s.re. La
sistemazione della piazza di Caliterna in totale costerà poco più di due
milioni e 200 mila euro. I lavori partiranno in periodi diversi, il
primo riguarderà la pavimentazione, che non sarà in arenaria ma in
rettangoli di cemento ruvido o liscio colore beige, e la copertura
dell’ascensore. Più avanti si interverrà sul lato mare con un molo per
il traghetto e le palazzine della Camera di Commercio, dell’Urp e la
biglietteria Act. Ieri in consiglio comunale sono stati approvati i
relativi documenti. Le opposizioni hanno votato contro la modifica del
materiale per la pavimentazione e si sono astenute sul preliminare del
fronte mare della piazza. «In deroga a quanto previsto per il centro
storico, la pavimentazione verrà fatta in calcestruzzo con rettangoli di
tonalità diverse di beige a segnare anche gli stalli dei parcheggi», ha
spiegato l’assessore
Mario
Vascotto
(Fi). «Si rattoppa il rifacimento della piazza in base alle esigenze di
bilancio con deroghe sulle norme. Ma perché i privati invece devono
sempre attenersi alle leggi sull’aspetto degli edifici in centro
storico, e anzi devono pagare di più per rispettare i materiali
prescritti?», ha chiesto Andrea Mariucci (Cittadini per Muggia). Il
capogruppo dell’Ulivo, Gianmarco Scarpa, ha invece affermato: «Si è
sempre sostenuto che il futuro del lastrico solare di Caliterna sarebbe
stato una piazza, invece qui con gli stalli segnati con i lastroni di
cemento si crea un parcheggio e basta». Il vicesindaco Paolo Prodan (An)
ha espresso l’opinione della maggioranza: «La coerenza è rispettata, il
progetto è nell’ottica di programmazione di questa amministrazione,
anche nella parte relativa alla creazione di un molo, che migliora i
collegamenti marittimi nell’intenzione di porre Muggia come perno della
navigazione nel golfo». Anche il progetto preliminare relativo al molo e
alla sistemazione del fronte mare ha suscitato polemiche. Si tratta di
costruire un molo galleggiante su palafitte, allungando quello
esistente, e di erigere le palazzine per la biglietteria, gli uffici
della Camera di Commercio e l’Urp comunale nelle vicinanze del nuovo
molo (e non più accanto alla rampa di accesso al parcheggio
interrato,come indicato all’inizio). Ci sarà un’ampia passeggiata a
mare, con una rampa di accesso al lastrico del parcheggio e gradini
verso il mare. Costo totale, un milione e 830 mila euro, per il 75 per
cento stanziati dal Cipe, 150 mila dalla Camera di Commercio, 100 mila
dalla Provincia e 207 mila dal Comune o forse dall’Act. Dalle
opposizioni una polemica su basi soprattutto tecniche: «Si parla di un
progetto - sottolinea Scarpa - condivisibile per le finalità, ma siamo
perplessi sulla completezza della documentazione. Sappiamo solo oggi che
il Cipe finanzierà l’opera, ma il resto dei fondi sarà disponibile nel
2005». «Qui trattiamo un’opera che non ha la copertura finanziaria», ha
aggiunto Mariucci. Come detto, le opposizioni si sono astenute. Sergio
Rebelli |